Redistribuzione intergenerazionale

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La redistribuzione intergenerazionale eufemisticamente detta in Italia solidarietà| intergenerazionale[1] nel campo della sistemi pensionistici pubblici| gestita dagli enti previdenziali che sono pubbliche amministrazioni anche se di diritto privato (D.Lgs. 509/1994) consiste nel trasferimento di risorse tra generazioni o coorti di utenti successive, con la corresponsione di prestazioni previdenziali di diritto pubblico al fine di mantenere in equilibrio finanziario la gestione degli enti che erogano prestazioni previdenziali basate sul sistema di gestione a ripartizione.

Solidarietà intergenerazionale regressiva in Italia[modifica | modifica sorgente]

In Italia, esistono casi opposti al comune senso di intendere la solidarietà intergenerazionale ossia il trasferimento di reddito non avviene a favore del meno abbiente, ma al contrario verso il più abbiente.

Ciò è dovuto alla applicazione del modello previdenziale corporativo fascista nel sistema pensionistico pubblico in Italia.

Quindi, nel campo della Previdenza di primo pilastro ove con il sistema di gestione a ripartizione non vi è corrispondenza tra i contributi versati e le prestazioni previdenziali,[2] per colmare lo squilibrio finanziario dell'ente si opera, in aggiunta al trasferimento di risorse o solidarietà intergenerazionale tra coorti successive, anche il trasferimento di risorse all'interno della stessa generazione di iscritti (solidarietà intragenerazionale).

I casi conosciuti di solidarietà| intragenerazionale e intergenerazionale regressiva sono:

  1. la baby pensione|;[3]
  2. la pensione di anzianità;[4]
  3. il vitalizio del parlamentare;
  4. la pensione gonfiata;
  5. la pensione d'oro;
  6. la pensione di vecchiaia con il metodo di calcolo retributivo;
  7. la pensione di vecchiaia con il metodo di calcolo contributivo a capitalizzazione simulata sulla crescita;

Il trasferimento di risorse avviene sia attraverso il pagamento di imposte dirette (contributo soggettivo, IRPEF, contributi previdenziali pagati dal lavoratore) che di imposte indirette (contributo integrativo, IVA, contributi previdenziali pagati dal datore di lavoro).

Note[modifica | modifica sorgente]

  1. TesiRiva, p. 2
  2. Rivista1/2009, p.31 Fig. 1 v. differenza tra contribuzione e riserva matematica
  3. Il Sole 24 Ore 27/12/2013, Un "diritto" sancito da una norma legislativa, com'è d'uso, la cui copertura viene però data in carico alle generazioni future.
  4. S2420120803

Bibliografia[modifica | modifica sorgente]

Leggi[modifica | modifica sorgente]

  • Decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, in materia di "Attuazione della delega conferita dall'art. 1, comma 32, della legge 24 dicembre 1993, n. 537, in materia di trasformazione in persone giuridiche private di enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza."

News[modifica | modifica sorgente]

Web[modifica | modifica sorgente]

Pubblicazioni[modifica | modifica sorgente]

  • Rivista 1/2009, docs.google.com, Rivista1/2009. URL consultato il 20 marzo 2013.

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