Conflitto sociale legale (definizione)

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Il conflitto sociale legale[modifica | modifica sorgente]

Il conflitto sociale legale consiste nella approvazione di un diritto positivo per cui con la nuova regola di condotta legale determina dei fenomeni umani con effetti positivi per chi l'ha voluta.

Il conflitto sociale legale può essere tra cittadini di uno stato o tra stati.

Qualsiasi azione svolta al fine di conservare o cambiare l'ordine sociale legale fa parte del conflitto sociale legale in quanto in un ordine sociale legale vi è il punto di equilibrio di un precedente conflitto sociale e quindi anche l'azione che tende a mantenere quel punto di equilibrio è una azione a vantaggio di alcuni e contro altri in quanto una regola di condotta legale non è mai espressione della volontà di tutti.

O lo cancelli o ti cancella[modifica | modifica sorgente]

L'élite di potere per conservarsi usa la segmentazione sociale legale al fine di relegare i saccheggiati imbecilli indotti nelle posizioni utili ed impedire che si raggiungano le posizioni di potere ove si sviluppa il controllo sociale illegale.

Nel caso in cui si presenti un rompicoglioni che avesse la pretesa di arrivare ad una posizione di potere, esso va cancellato, se ciò non avvenisse sarebbe l'élite di potere ad esserlo.

Gli esempi sono innumerevoli, ma senza dubbio Giambattista Scirè è il più eclatante per la vicenda giudiziaria che ha subito.



Collegamenti[modifica | modifica sorgente]

  1. Conflitto sociale (definizione)
  2. Conflitto sociale legale
  3. Conflitto sociale illegale
  4. Diritto positivo
  5. Corte Costituzionale
  6. Ricorso di costituzionalità diretto


1 - Conflitto sociale (indice)

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